Croazia nell’Ue, un affare pure per il mercato immobiliare – Blog Banca Delle Case

La data da segnare sul taccuino è quella del primo luglio 2013, ovvero quella in cui la Croazia entrerà a far parte dell’Unione europea, diventando il ventottesimo Paese membro. Si tratta di una data importante non solo per l’economia croata, che beneficerà della politica economica dell’Unione e dei vantaggi del mercato libero, ma anche per tutti i paesi che gravitano intorno allo stato di Zagabria. Primo tra tutti l’Italia, che si candida a diventare il più forte partner commerciale della Croazia, di fatto potenziando l’attuale status.

L’ingresso della Croazia all’interno dell’Unione europea dovrebbe dare anche nuovo impulso al mercato immobiliare, con il paese slavo che potrebbe diventare un’ottima terra d’investimento per chi volesse comprare casa. In molti, soprattutto a Trieste e lungo tutto il confine, stanno valutando se acquistare casa in Croazia. Inoltre, è opportuno considerare anche la crescita vertiginosa del settore industriale e logistico, con le aziende nostrane pronte a comprare capannoni oltre confine, e turistico, prima vera risorsa economia del Paese.

Affermare adesso se sarà veramente vantaggioso investire sul mercato immobiliare croato non è possibile, certo è che in molti stanno già facendo le proprie valutazioni. Una prima stima oggettiva è possibile farla confrontando i dati delle transazioni del pre e post ingresso degli ultimi paesi entrati a far parte dell’Unione europea. Ad esempio, la Bulgaria, entrata a far parte dell’Ue il 1° gennaio del 2007 insieme alla Romania, durante il 2008 ha visto raddoppiare il numero di compravendite immobiliari rispetto al 2006. Anche la Romania ha fatto registrare un aumento delle transazioni andate a buon fine, che però si è fermato “solamente” al 10%. Incrementi più consistenti nelle compravendite si sono avuti nel 2005, dopo l’ingresso avvenuto l’anno prima, in Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia, dove sono stati registrati picchi del +236% (ma si trattava di anni pre-crisi, ndr).

È prevedibile che anche in Croazia si verifichi un’impennata nella compravendita di immobili, con gli investitori internazionali pronti a fare affari nel Paese balcanico, anche se non tutti i settori beneficeranno di questi nuovi capitali. Al palo dovrebbe restare il mercato degli immobili commerciali e degli uffici, eccessivamente focalizzato sulla capitale Zagabria. Il primo a beneficiare dell’ingresso del Paese nell’Ue dovrebbe essere il settore industriale/logistico, in quanto l’ottima posizione geografica potrebbe far sviluppare centri logistici e di smistamento di merci dirette verso Austria, Germania e, ovviamente, Italia. Inoltre potrebbero essere molte le aziende friulane disposte a delocalizzare, spostandosi di qualche chilometro pur di trovare condizioni economiche e fiscali più favorevoli.

Il settore che beneficerà maggiormente dell’ingresso di Zagabria nell’Ue sarò sicuramente quello del turismo, dove il mercato delle seconde case promette di fare veramente il botto, così come quello dei residence, degli hotel e dei resort. Non marginale, infine, il mercato delle prime case, che soprattutto nelle zone di confine, potrebbe prendere il volo.