Nel 2013 le compravendite calano del 6%, i prezzi del 5,6% – Blog Banca Delle Case

L’analisi effettuata dalla società di consulenza evidenzia un calo del 14,2% delle compravendite di abitazioni nelle 13 maggiori città italiane nel primo trimestre dell’anno e stima per il 2013 un -6% complessivo, al di sotto delle 420mila unità. Il calo rispetto ai livelli pre-crisi è del 53,8% (-110 mila compravendite su base trimestrale), secondo il monitoraggio di Nomisma sulla base dei dati dell’Agenza delle entrate, che ha registrato l’allungarsi di un mese e mezzo dei tempi di vendita rispetto alla rilevazione precedente. Flessioni più contenute sono state riscontrate sui valori immobiliari con un -16% in termini nominali e -24% al netto dell’inflazione confermando – scrive Nomisma – “la rigidità dei valori ad adeguarsi all’andamento delle quantità”.

Si confermano fosche le percezioni degli operatori riguardo l’andamento del mercato residenziale nei prossimi sei mesi”, si legge nell’Osservatorio. Nel monitoraggio si evidenzia, infatti, come più del 50% degli intervistati ritiene verosimile un ulteriore calo delle compravendite e quasi il 70% prevede un calo dei prezzi delle abitazioni. La sensazione diffusa tra gli operatori sui prezzi conferma il suo andamento fortemente negativo.

Il mercato immobiliare del nostro paese soffre, secondo l’analisi effettuata da Nomisma, di un “evidente eccesso di offerta” e di “una domanda esigua e selettiva”. Quindi potrebbe non bastare, per farlo ripartire, una ripresa dell’economia che non appare imminente, ma, sostiene la società di consulenza, “un riprezzamento coerente con la mutata percezione di rischiosità degli asset e il riposizionamento non temporaneo delle banche rispetto agli impieghi immobiliari”.

Sul fronte degli investimenti, grande rilievo assume il forte calo delle compravendite immobiliari considerando il tracollo (-25%) del 2012. Gli investimenti vedono privilegiare le economie più forti come Germania e Regno Unito, che si confermano paesi con maggiore appeal. L’Italia rimane di scarso richiamo: nel 1° trimestre 2011 si era registrato un 4,7% rispetto alla torta europea degli investimenti, nel 2012 è passato a 2,1% e per il corrente anno il dato è pari al 2,4%.

Per quel che riguarda le singole città il calo dei prezzi più marcato si è registrato a Firenze (-6,2%) e a Torino (-5,9%), mentre in tenuta risulta Napoli (-4%). Roma fa segnare -5,3% e Milano -5,2%. In valori assoluti al metro quadro guida la classifica Venezia con 3.436 euro medi al metro, ma con il pregio che arriva oltre 8mila euro. Attorno ai 3.250 euro al metro quadro i prezzi a Roma e Milano.

Per le abitazioni usate il divario medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo di acquisto è del 16,5% con la forbice massima toccata a Palermo (20%). Si allungano ovunque i tempi medi di vendita che raggiungono i 9 mesi per il nuovo (dai 12 di Venezia Mestre ai 7-8 di Napoli e Palermo).