In Spagna si tornano a vendere case, l’onda arriverà pure da noi

In Spagna si tornano a vendere case, l’onda arriverà pure da noi

vendereSono mesi, se non anni, che sentiamo dire che il mercato immobiliare è in crisi, che si vendono sempre meno case e che non si vede ancora l’uscita di questo tunnel. Ma adesso sembra che la tendenza si sia invertita sul serio, e non solo perché il calo delle vendite è passato dal 29,6% del primo trimestre del 2012 al 13,8% nello stesso periodo di quest’anno, ma anche perché la Spagna ha ripreso a galoppare, e a vendere.

Ad aprile il mercato immobiliare iberico ha fatto registrare un aumento delle compravendite di case del 10,8% rispetto allo stesso mese del 2012. Si tratta di una notizia estremamente importante per il mercato italiano, in quanto, fino ad oggi, la Spagna è stato uno dei Paesi più colpiti dal brusco stop delle compravendite immobiliari. Questo sostanzioso segno “più”, abbinato a quello fatto registrare negli Stati Uniti (patria della bolla immobiliare), fa presagire che anche l’Italia, a breve, potrà godere della ripresa del comparto.

L’aumento delle compravendite registrato nel mese di aprile in Spagna si registra dopo che a marzo la vendita degli immobili abitativi è crollata di oltre il 12% su base annua, facendo segnare il dato più basso in un anno, con appena 22.000 transazioni a buon fine. Per capire di cosa stiamo parlando è bene evidenziare che lo scorso aprile sono state portate a termine, secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale spagnolo di statistica, 23.642 transazioni. Quindi, rispetto a marzo, in Spagna le cessioni di immobili ad uso abitativo ad aprile sono cresciute del 6,8%: Questo è il miglior dato fatto registrare addirittura dallo stesso mese del 2009. L’impennata è da attribuire sia all’incremento delle vendite di case nuove (+5,1%) sia di quelle già abitate (+15,6%).

Quindi, partita dagli Stati Uniti, l’onda di ripresa del marcato immobiliare è arrivata anche in Europa, approdando in quello che, dopo la Grecia, era il Paese in maggior crisi economica del Vecchio Continente. Questa inversione di tendenza dovrebbe portare ottimismo anche negli investitori italiani e, soprattutto, negli istituti di credito, che potrebbero, ma il condizionale è d’obbligo vista la propensione a non accendere mutui delle banche nostrane, riprendere a finanziare il mercato immobiliare e quindi a vendere immobili.

Oltre a questa ondata di ottimismo, a far tornare a il mercato immobiliare italiano con il segno positivo potrebbe essere il progressivo calo dei prezzi delle case, che secondo Bankitalia dovrebbe proseguire inesorabile anche nei prossimi mesi. Da palazzo Koch spiegano che il calo dei prezzi degli immobili potrebbe essere dovuto al recente incremento del prelievo fiscale che spinge coloro che hanno un immobile non abitato, dai privati alle aziende costruttrici, a cederlo pur di non avere spese eccessive in imposte. Si avrebbe così una rinnovata disponibilità economica da parte delle banche e immobili sempre più appetibili. Un mix esplosivo che consentirebbe al mercato delle costruzioni di ripartire di slancio trainando l’intera economia nazionale.