L’evoluzione del mercato immobiliare italiano

Il mercato immobiliare italiano è in continua evoluzione.

Nel mese di aprile 2023, il prezzo medio del mattone è salito del 0,4% rispetto al mese precedente, raggiungendo una richiesta media di 1.855 euro/m2. Inoltre, considerando la variazione annuale, i prezzi delle case usate in vendita sono aumentati dell’1,9%.

Milano continua ad essere la città più costosa d’Italia per l’acquisto di una casa, con un prezzo stabile di 4.988 euro/m2, seguita da Bolzano (4.506 euro/m2) e Venezia (4.436 euro/m2). Ci sono altri 31 capoluoghi che presentano prezzi superiori alla media nazionale, compresi tra Firenze (3.990 euro/m2) e Matera (1.890 euro/m2). Mentre Biella (716 euro/m²) è il capoluogo più economico, seguito da Caltanissetta (728 euro/m²) e Ragusa (763 euro/m²).

Nel corso dell’ultimo anno, la tendenza cittadina dei prezzi delle case usate è stata equamente distribuita tra 43 aree in ripresa e 43 in calo, mentre 5 capoluoghi non hanno presentato variazioni di prezzo ad aprile (Bari, La Spezia, Carrara, Milano e Venezia). I maggiori aumenti si sono registrati a Cuneo (4,1%), Belluno (2,4%), Napoli, Monza e Massa (-2,2% per i tre capoluoghi). Al contrario, i ribassi più consistenti si sono verificati a Messina (-2,8%), Udine (-2,5%), Lecco (-2,4%), Siracusa, Isernia e Nuoro (-2,1%).

Per quanto riguarda le province, sono state 61 quelle in trend positivo, trainate da Lucca (2%), Biella (1,9%), Nuoro (1,7%) e Potenza (1,6%). Altre 58 province hanno registrato rialzi compresi tra l’1,5% di Pordenone e Massa Carrara e lo 0,1% di Napoli. Mentre la provincia i cui prezzi hanno subito i maggiori ribassi è stata Caltanissetta (-2,1%), seguita da Isernia (-1,8%), Modena (-1,4%), Crotone (-1,2%) e Aosta (-1,1%).

Infine, per quanto riguarda i mercati regionali, sono state 12 le macro aree con andamento positivo nell’ultimo mese, tra cui Lombardia (1,3%), Basilicata (1,2%) e Trentino-Alto Adige (1%). Altre 7 regioni hanno registrato variazioni dei prezzi di richiesta più contenute, in un range compreso tra lo 0,7% della Toscana e lo 0,1% della Liguria. Durante il periodo in questione, si sono verificati maggiori ribassi nelle regioni della Valle d’Aosta (-1,1%), Umbria, Piemonte, Sicilia e Molise (tutte con un calo dello 0,3%). Il Veneto ha chiuso in negativo con un calo dello 0,1%, mentre Campania e Calabria sono rimaste stabili.

Il Trentino-Alto Adige è la regione con i prezzi al metro quadro più elevati, con un valore di 2.832 euro. Seguono la Valle d’Aosta (2.634 euro/m²), la Liguria (2.500 euro/m²) e la Toscana (2.392 euro/m²). Anche il Lazio (2.181 euro/m²) e la Lombardia (2.140 euro/m²) hanno prezzi superiori alla media nazionale. Le restanti regioni hanno prezzi compresi tra gli 1.825 euro al metro quadro dell’Emilia-Romagna e gli 861 euro al metro quadro del Molise, la regione più economica per l’acquisto di una casa.