Dopo un 2012 depresso e passati i primi mesi di quest’anno che hanno fatto registrare un andamento delle vendite altalenante, secondo Andrea Oliva, presidente provinciale Fimaa (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari), da marzo sono ripartite le visite di clienti intenzionati a chiudere una compravendita. Una buona parte del giro d’affari viene generato da acquirenti che arrivano da fuori Trieste, principalmente dall’Austria e dalla Baviera, ai quali si possono tranquillamente sommare anche i compratori del Veneto e di altre zone del Friuli. Il presidente di Fimaa spiega che “la clientela di lingua tedesca cerca case anche di piccolo-medio taglio ma con vista mare sia per viverci sia per investimento”. Ovviamente, le zone più gettonate da questo genere di clienti sono il centro storico e le aree vista mare. Molto quotate anche le tranquille ville dell’entroterra o gli appartamenti in ville frazionate che si affacciano sul tratto di costa che va dal castello di Miramare al maniero di Duino. In queste location decisamente suggestive, però, i prezzi lievitano vertiginosamente fino a 5-7mila euro al metro quadrato.
Questa tipologia di vendite fa da traino al mercato delle case triestino e si stanno risvegliando anche gli investitori classici, ovvero quelli che cercano piccole pezzature intorno ai 100mila euro da affittare al serbatoio di potenziali inquilini composto da ricercatori e studenti universitari fuori sede. Nel mese di aprile 2013 per gli immobili residenziali in vendita a Trieste sono stati richiesti in media 1.840 euro per metro quadrato, contro i 1.931 registrati nello stesso mese del 2012 (con una diminuzione del 4,71% in un anno). Inoltre, sempre ad aprile 2013 per le case in affitto sono stati richiesti in media 7,75 euro mensili a metro quadrato, con una diminuzione del 6,26% rispetto all’anno precedente (8,27 euro mensili per metro quadrato). Lo scorso mese è stato anche eguagliato il prezzo minimo richiesto di marzo 2013. Considerati i cali generalizzati dei canoni di locazione, i rendimenti si assottigliano sempre di più: “Per le case più economiche – riassume Cristina Mantovani, agente di Solo Affitti – i ribassi dei canoni sono attorno al 10% annuo, mentre per quelli di fascia media la riduzione ha toccato anche picchi del 20-30%. Stabili invece gli appartamenti affittati sopra i mille euro al mese”.