Alla luce di questo, però, si comprende bene che non esiste un modello di casa ideale che vada bene per tutti, perché ognuno ha le proprie esigenze e ciascuno ha una personalità da esprimere anche attraverso la casa. Quindi si può affermare semplicemente che ogni persona ha la propria casa ideale.
Secono uno studio messo a punto dall’Institut d’Etudes et de Promotion de l’Ameublement, insieme al Valorisation Internationale de l’Ameublement e l’Institut Français de la Mode, condotto in sei Paesi europei (Germania, Spagna, Italia, Francia, Polonia e Regno Unito) si sono potute, però, trovare quali sono le caratteristiche più comuni nei differenti paesi e nei diversi stili di vita, in modo da poter capire quale sia, se non proprio la casa ideale, almeno la soluzione più utilizzata.
L’analisi è stata realizzata attraverso delle interviste telefoniche rivolte ad un campione rappresentativo di 4200 persone. Il rapporto finale ha offerto risultati incredibili, che pochi si aspettavano. Come, ad esempio, che chi spende di più per la casa sono i francesi, i tedeschi e gli spagnoli, che vi destinano circa il 30% del budget familiare, seguiti dagli Italiani (22%) e dagli Inglesi (16%). In molti, invece, si aspettavano che fossimo noi italiani coloro che spendevano più soldi per la casa.
Nello stivale si trovano, comunque, le case più grandi, dove la superficie media è di 92 metri quadrati. In Spagna e in Polonia l’80% circa degli abitanti vivono in una casa di proprietà, ma anche in Francia e nel Regno Unito sono molti coloro che hanno comprato lo stabile in cui abitano. Germania e Spagna sono, inoltre, i due Paesi con il maggior numero di abitazioni di recente costruzione.
Tornando alle caratteristiche che deve avere la casa ideale, dallo studio emerge che un’ampia percentuale degli intervistati utilizza la cucina come luogo principale per il lavoro, soprattutto inglesi e italiani, mentre i francesi indicano soprattutto la camera da letto quale potenziale ambiente da dedicare al lavoro. Quasi tutto il campione intervistato, ma principalmente chi lavora a casa (un 15% del totale), vorrebbe avere un’apposita stanza da adibire ad ufficio.
La camera da letto sembra invece essere l’ambiente preferito dai più per l’uso del computer e per la lettura, a cui ci si dedica anche in sala da pranzo o in salotto. La televisione si trova generalmente in soggiorno o in cucina, mentre i francesi sono gli unici ad ammettere di guardarla anche in camera da letto.
La conclusione dello studio evidenzia che la casa ideale, per il 60% degli intervistati, deve disporre di spazi aperti, un’esigenza primaria soprattutto per francesi, spagnoli e italiani. Per inglesi e polacchi, invece, la casa deve avere ambienti ben separati, ciascuno adibito ad una specifica funzione, in modo da differenziale le varie zone della casa. I locali separati rispondono alle esigenze delle generazioni più avanti con l’età in Germania e nel Regno Unito, mentre in Francia gli spazi aperti sono il sogno di chi ha più di 35 anni.