Imu di ritorno: mancavano 2,4 miliardi e lo scherzetto sui giochi ha creato un buco di altri sei miliardi

Ora bisognerà solo capire se – come accaduto per l’Ici – l’imposta su abitazione principale e terreni agricoli tornerà a breve sotto altro nome. Tutto si gioca sulle coperture, e la coperta sembra davvero troppo corta. Per ora di certo c’è la cancellazione della rata di giugno, che sarebbe valsa per la cassa dell’erario 2,4 miliardi di euro. Il buco sarà ripianato con il maggior gettito Iva conseguente al pagamento di ulteriori 10 miliardi di debiti delle Pubbliche Amministrazioni, quindi da tagli alle auto blu (un miliardo di euro) e alle consulenze (1,2 miliardi di euro).

Ma l’eliminazione definitiva dell’Imu ha una portata complessiva di 4,8 miliardi, dei quali 4,5 miliardi destinati alla cancellazione, dell’Imu sulla prima casa, con l’esclusione delle abitazioni classificate nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (palazzi di pregio artistico o storico e castelli) e i restanti 300 milioni necessari per l’eliminazione dell’Imu su immobili funzionali alle attività agricole.

Mancano dunque altri 2,4 miliardi di euro per togliere di mezzo anche la rata Imu di dicembre: le risorse – se il governo sopravviverà all’uragano Berlusconi, a rischio decadenza – saranno determinate con decreto collegato alla Legge di Stabilità che l’esecutivo presenterà alle Camere entro il 15 ottobre 2013.

Solo ieri sulle speranze di trovare queste risorse si è abbattuta una nuova pesante tegola: l’esecutivo è andato sotto al Senato su un emendamento presentato dalla Lega Nord, che prevede il divieto di aprire nuove sale da gioco per un anno. Se l’emendamento del Carroccio troverà applicazione, alle casse dell’erario verranno a mancare ben sei miliardi di euro (stime del Mef illustrate dal ministro Fabrizio Saccomanni dopo lo stop), ossia più di tutte le risorse necessarie per cancellare l’Imu prima casa (4,8 miliardi). Il sottosegretario con delega ai giochi, il veronese Alberto Giorgetti, ha rimesso il mandato, gli operatori del mercato immobiliare si augurano che questo colpo di mano non faccia sfumare la cancellazione dell’Imu.