Un segno tangibile di come le banche non siano ancora pronte, vuoi per i loro conti in rosso, vuoi per la diminuita propensione al rischio, a tornare ad investire nel settore come avveniva prima della crisi e come sarebbe utile che facessero giacché il potente motore dell’edilizia ha bisogno di carburanti sotto forma di capitali per riaccendersi a pieno ritmo.
L’assenza delle banche, secondo gli analisti prelude a un possibile rialzo dei tassi di interesse guidato dai venti positivi dell’economia statunitense, un fattore che, applicato a un’economia che nel Vecchio Continente non è ancora ripartita, potrebbe seriamente compromettere territori come quello italiano afflitti da spread ancora troppo elevati e caratterizzati da una crescita ancora troppo bassa.