Nord Est preso d’assalto dagli investitori stranieri

Per dare una dimensione del fenomeno è bene dire che la stima di investimenti esteri per acquistare immobili italiani per il 2013 si attesta intorno ai 2,4 miliardi di euro, soltanto 5 anni fa, nel 2009, era stata di 1,5 miliardi. Inoltre si pensa che al 31 dicembre saranno portate a termine circa 5.100 compravendite, contro le 4.000 del 2009.

In altre parole, mentre gli italiani non riescono ad acquistare più casa, gli stranieri investono pesantemente nel nostro Paese. I compratori sono attirati da uno stile di vita ammaliante e da località e paesaggi che non hanno paragoni in tutto il mondo, perfino zone “anonime” per noi italiani, acquisiscono fascino agli occhi degli stranieri. Principalmete, ed è un aspetto da non sottovalutare, gli acquirenti stranieri approfittano ovviamente del drastico calo dei prezzi. Per fare degli esempi, in Toscana il valore degli immobili è calato addirittura di nove punti percentuali, mentre sul lago di Como è stata registrata una contrazione dei prezzi del 5%.

Guardando l’anagrafica degli investitori si nota come quasi la metà di questi siano cittadini tedeschi, i quali amano particolarmente il Nord Est del nostro Paese, ed in particolare il lago di Garda e la Valpolicella. Ma ai compratori teutonici piacciono anche le zone della riviera tra Lignano e Sistiana, in provincia di Trieste. I tedeschi hanno incrementato gli acquisti in territorio italiano dopo aver ridotto quelli in Spagna e Grecia, dove la qualità del patrimonio immobiliare è decisamente più scadente rispetto a quella offerta dai nostri costruttori.

Particolarmente interessante è l’incremento di compratori russi. Infatti, se i tedeschi sono compratori “storici” di immobili in Italia, per quanto riguarda i russi si tratta di una vera e propria novità, che sta crescendo di mese in mese soprattutto negli ultimi 5 anni. Nel conteggio totale di compratori stranieri non si possono non considerare anche i giapponesi, da sempre innamorati del Veneto (soprattutto di Venezia e Verona), cinesi (interessati in particolare alle città e alla montagna, molto poco alle località di mare), sudamericani e indiani, questi ultimi orientati soprattutto sulle grandi città come Roma, Milano e Venezia.

Nella geografia delle località più ricercate, come già anticipato, sono i grandi laghi del Nord Italia, le montagne del Nord-Est e la costa dell’adriatico settentrionale. In controtendenza, invece, le città d’arte come Firenze, dove, nonostante un sostanzioso calo dei prezzi al metro quadro, gli investimenti dagli stranieri sono in fase di stallo se non in flessione: in Toscana sono preferite città più “provinciali”, e meno caotiche e comunque ricche di fascino, come Siena, Lucca, Pisa e Arezzo.