Per questa ragione, il compratore sarà probabilmente contento di quello che troverà in casa se avrà i crismi della dignità e chi vende potrà scrivere a ragion veduta “ristrutturato” sull’annuncio di vendita, un elemento non indifferente. Ora, difficilmente il prezzo di una ristrutturazione minima sarà stato alto come quello che chi vende si potrà permettere di pretendere in forza del fatto di “aver ristrutturato”: da qui salta fuori la plusvalenza “facile”, che può permettere se non di diventare ricchi, almeno di rientrare dell’investimento iniziale o di guadagnare comunque qualche danaro privandosi di un bene come una casa che non è mai “qualsiasi”. Piccola nota aggiuntiva: che si stia vendendo o meno, questo è il momento di ristrutturare: ci sono da sfruttare gli incentivi governativi!
Ristrutturare prima di vendere, la chiave vincente
di Banca delle Case · Pubblicato · Aggiornato
Lo dicono i numeri: ristrutturare una casa prima di venderla può dare luogo a plusvalenze anche pari al 10-15%, non certo briciole in un periodo letteralmente terrificante per il settore immobiliare. Ovviamente mettere sul mercato una casa dignitosa e curata permette senza dubbio di fare più bella figura. Altrettanto ovviamente non si tratta di far mettere materiali di chissà quale pregio ma bisogna tenere conto che chi cerca di comprare è spesso portato a spendere il meno possibile e anche a cercare di limitare al massimo gli sforzi, dato che acquistare è già di per sé un grosso sforzo.