Ma il fai da te è molto rischioso in questo campo perché truffe, raggiri e disavventure sono sempre dietro l’angolo e possono costare cari, carissimi. Uno dei casi più eclatanti del momento è la tendenza a comprare casa direttamente dall’impresa costruttrice, come fosse un melone su una bancarella del contadino a km zero. Sulla carta i vantaggi sono evidenti: si saltano i passaggi intermedi e si può concordare con l’imprenditore edile anche qualche modifica personalizzata, tanto la casa è ancora soltanto sulla carta.
Il guaio è che, soprattutto in questi tempi di crisi, spesso le cose non filano perfettamente lisce. E allora iniziano i problemi. L’impresa di certo non lavora per un singolo acquirente e, se le cose volgono al peggio, può dilatare moltissimo i tempi di realizzazione provocando chiari disagi al futuro proprietario di casa. Ma si può anche cadere dalla padella nella brace se l’azienda a cui si è rivolti fallisce. In questo caso il compratore rischia seriamente di perdere tutti gli anticipi versati a titolo di caparra e di restare con un buco finanziario di svariate migliaia di euro. Un disastro, che tra l’altro taglia bene e spesso il cliente fuori dalla possibilità di fare acquisti di altro tipo (perché il budget è stato inficiato).
Anche per questo è bene rivolgersi ad un agente immobiliare. Questa figura, spesso vista come un semplice mercante di case, può in realtà aiutarci in un gran numero di cose. In primis ad evitare raggiri, ma anche a suggerire le mosse migliori al cliente. Anche alcune agenzie immobiliari gestiscono appartamenti sulla carta da acquistare direttamente dalle imprese. In quel caso però il professionista sa che bisogna chiedere al costruttore una polizza assicurativa e fideiussoria in modo che, se l’impresa dovesse fallire, c’è la possibilità di correre subito in banca, o dall’assicurazione, a incassare quanto ho versato. Sembra una banalità, ma solo il 10% di chi acquista dal costruttore si ricorda questo particolare fondamentale. E quasi mai in questa quota c’è il privato che ha scelto il fai da te.
Anche per questo il fatto di rivolgersi a un professionista, soprattutto in tempi di crisi, deve essere visto come un investimento. Tanto più che se il professionista si comporta in modo poco professionale il modo per punirlo c’è: per i casi gravi ci sono le leggi, per quelli meno gravi c’è una formula ancora più letale: il passaparola negativo, temutissimo da parte di tutti gli agenti che non si comportano come dovrebbero…
