Stop alla picchiata, il mercato immobiliare si riassesta – Blog Banca Delle Case

Il mercato immobiliare non è più in picchiata. Pian piano si sta riportando ad un assetto di volo stabile, anche se sta perdendo ancora quota. Usando questa semplice metafora aerea possiamo spiegare nel migliore dei modi l’attuale stato del mercato del mattone secondo l’Agenzia delle Entrate. Nel suo rapporto sugli scambi nel settore immobiliare, l’ente di via Cristoforo Colombo ha, infatti, evidenziato come le transazioni siano ancora in diminuzione, ma il trend sembra essere stato invertito.Nel primo trimestre del 2013 è stato registrato un calo delle vendite inferiore del 13,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Negli ultimi tre mesi del 2013, invece, il calo tendenziale era addirittura del 29,6%. Secondo l’Agenzia delle Entrate queste percentuali evidenziano un rallentamento della tendenza negativa in considerazione alla percentuale  tendenziale, i quali durante il 2012 avevano mostrato delle riduzioni decisamente più sostanziose.

Osservando i dati soffermandosi sulle specifiche tipologie di immobili, notiamo che nei primi tre mesi del 2013 sono state acquistate 94.503 case, con una riduzione delle compravendite del 14,2% rispetto all’anno precedente, quando nello stesso periodo, gli scambio furono 110.116. Uno scenario simile si riscontra in relazione agli immobili accessori, che hanno fatto registrare un segno meno di 12,9 punti percentuali. Decisamente migliore la situazione relativa alle compravendite non residenziali, dove il settore produttivo fa segnare una flessione del 5,9%, il commerciale dell’8,7% e il terziario chiude con un calo tendenziale nel primo trimestre di 9,2 punti percentuali.Suddividendo l’Italia in macroaree di interesse, si evidenzia come il Centro sia l’area nel quale la contrazione delle compravendite ha fatto registrare i valori più alti con una contrazione del 16,7%. Segue il Nord con un calo del 14,7% delle transazioni e, infine, c’è il Meridione, nel quale, secondo l’elaborazione effettuata dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, il calo delle compravendite è stato di 11,4 punti percentuali.Segno negativo, ma meno grave in relazione alla media nazionale, pure per le otto città più popolose dello Stivale, le quali, durante i primi tre mesi del 2013, hanno fatto registrare una contrazione tendenziale di 7,2 punti. Il calo maggiore è stato riscontrato a Bologna, dove a gennaio, febbraio e marzo 2013 il mercato immobiliare è calato del 12,4%. Dietro al capoluogo emiliano ci sono Roma e Genova, entrambe con un -11,1%, Torino (-10,1%) e Palermo (-9,5%). Contenuta la contrazione registrata a Milano e Firenze, dove il calo tendenziale è stato, rispettivamente, del 4,8 e 4%. Curioso il caso di Napoli, unica delle otto più popolose città d’Italia a far segnare un tasso tendenziale positivo (+14,3%). Questo dato, però, va contestualizzato tenendo in considerazione il vasto piano di dismissioni portato avanti in questo periodo dal Comune partenopeo.

Il direttore dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, Gianni Guerrieri, si dice speranzoso verso una ripresa nonostante i dati siano ancora negativi. Motivo di conforto è il fatto che, rispetto al 2012, la contrazione si è attenuata.